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L' età fragile
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Ombretta
(16/03/2025) -
Voto: 3/5
Un buon romanzo. Breve e veloce da leggere, ma con molti spunti di riflessione. Un evento violento cambia la vita di chi lo ha subito direttamente, ma anche di chi ne è stata solo sfiorata. La protagonista si trova a dover affrontare la difficoltà di vivere e reagire della figlia che ha subito un'aggressione e parallelamente ricorda un atto criminoso successo quando lei aveva vent'anni che aveva coinvolto la sua migliore amica e che anche a lei aveva tolto la voglia di vivere. Entrambe reagiscono allo stesso modo e forse allo stesso modo riescono a riprendere in mano la loro vita perché a vent'anni ci si può anche fermare ed ascoltarsi e smettere per un attimo di correre verso un futuro che altri hanno deciso per noi.
Stef
(22/02/2025) -
Voto: 4/5
una storia di dolorosa memoria di un fatto accaduto decenni prima rispetto al tempo della narrazione....eppure sempre presente poichè il dolore non si dimentica e anzi si eredita. non c'è un'età fragile ma è la vita stessa fragile per sua natura. un omicidio in un campeggio in mezzo ai pascoli sfiorato per un soffio...
Flavio
(10/02/2025) -
Voto: 2/5
Se questo è un Premio Strega figuriamoci la pochezza degli altri concorrenti allo stesso premio: inconcludente, senza pathos. Mi ero fidato del nome della autrice che avevo AMATO leggendo L'Arminuta. Sarà che non sono un letterato, sarà che il libro che ho acquistato arrivato a pagina 177 riprende da pagina 125 fino a pagina 177 ancora, sarà dunque che ho un volume con impaginazione sbagliata (che forse farà gola a collezionisti) però un premio Strega non può essere una cosa così piccola.
Anna Maria N. - Firenze
(24/01/2025) -
Voto: 3/5
Avevo già letto di questa autrice "L'arminuta" (capolavoro!) e "Bella mia" (interessante ma un poò più costruito) che mi avevano entrambi coinvolto anche se in modo diverso. Qui ho riconosciuto lo stile asciutto, conciso e veloce che contraddistingue la scrittura della Di Pietrantonio. ma ho trovato il libro dispersivo, a volte difficile da seguire, anche se la narrazione ha sempre mantenuto un ritmo delicato senza mai cadere nel compiacimento del macabro. La parte iniziale è sicuramente la migliore, poi perde un po' di tono nel voler creare a tutti i costi una situazione di suspense. Ben descritto, invece, il difficile rapporto tra la protagonista e la figlia nel quale ogni madre si può riconoscere e immedesimare. Il titolo mi ha fatto riflettere sulla verità che l'età fragile non è collocabile nel tempo, ma rappresenta proprio l'essenza delle nostre insicurezze nella vita che sono in fondo la nostra forza.
Peppelkann
(08/01/2025) -
Voto: 4/5
Più che sulla violenza di genere, come ho letto da più parti, il focus di questo libro mi sembra più centrato su una storia familiare e sulla difficoltà dei rapporti al suo interno, madre/figlia, padre/figlia, moglie/marito. Lo stile scorrevole e asciutto l'ho apprezzato molto. Nel complesso, un bel libro, ma non eccellente, forse per colpa dell'aspettativa che un vincitore Strega aveva generato in me.
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