L' età fragile

Massimo (11/07/2024) - Voto: 4/5
Di questo breve romanzo (192 pag.) ne ho tratto un giudizio controverso, per alcuni aspetti positivo e per altri negativo. Ho ammirato la sua grande capacità narrativa per lo stile della scrittura, per la capacità geografica di saper efficacemente collocare in modo corretto gli eventi, con brevi e a volte brevissimi capitoli, infine, il saper usare appropriatamente i flashback per creare un intreccio narrativo e relazionale interessante e coinvolgente. Forse però, sono i temi che faticano ad emergere o quantomeno ho faticato a cogliere: certamente il tema della fragilità umana è quello principale. A mio modo di pensare non c’è un’età fragile specifica nella nostra vita, quando nasciamo in realtà siamo tutti affetti da una grave malattia e incurabile che è la vita. E’ la consapevolezza della fragilità che è spesso in noi latitante. Ma come dice bene il titolo, c’è un’età, che corrisponde all’età di mezzo della voce narrante di Lucia (Mamma, moglie separata, professionista) che per fatti negativi contingenti della figlia, inizia una introspezione sulla sua vita (ma comincia anche la nostra). In realtà è questo il periodo, anche per noi, di tirare qualche bilancio, di guardare al passato, al presente e al futuro sulla qualità delle nostre relazioni, specialmente famigliari. Da giovani eravamo troppo spensierati per pensare alla fragilità intrinsecamente umana, solo ora possiamo farlo e, come fa l’autrice alla fine del romanzo con pagine commoventi e oserei dire poetiche, possiamo darci una pacca sulla spalla e dire “che bravi che siamo stati” ad andare avanti, sempre, nei momenti no e quelli sì. Il capitolo finale “Concerto” è veramente bello; un affresco onirico dove compaiono tutti come dopo uno spettacolo teatrale, dove il sipario della vita si apre e siamo lì a cogliere gli applausi … ma che bravi che siamo stati.
Mina (11/07/2024) - Voto: 4/5
In una storia che ha connotati tragici, l'autrice rende vivi e veri tutti i protagonisti, permeandoli di quotidianità e vicende familiari che sono si' fragili, ma anche forti per poter riprendere in mano le proprie vite. Consigliato
Gen@ (08/07/2024) - Voto: 5/5
Racconto intenso, veloce e profondo
jaime (05/07/2024) - Voto: 5/5
Congratulazioni a Donatella di Pietrantonio per la vittoria dello Strega. Mai come quest'anno verdetto che mi trova concorde. Romanzo appassionante e intenso. Una lettura veloce ma profonda.
Lila (05/07/2024) - Voto: 5/5
Emozionante, intenso, appassionante. Premio Strega meritatissimo. Una lettura incantevole.