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La giostra dei criceti
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VonFranz
(05/12/2017) -
Voto: 4/5
Libro bello e deciso, che si legge tutto di un fiato. Un po' amaro il finale ma realistico.
Barbazuk
(13/09/2017) -
Voto: 5/5
Mi ha tenuta incollata alle pagine con una sensazione di ansia crescente...esattamente quello che ci si aspetta da un noir,no?! Una storiaccia da periferia romana davvero ben scritta e ritmata. Speriamo solo che non sia profetico rispetto alla riforma della previdenza...
Biagio
(04/08/2017) -
Voto: 2/5
Noioso, situazioni viste e riviste e dialoghi scontati e stanchi. caratterizzare il romano non solo è insospettabilmente difficile ma soprattutto rischioso; la sensazione è spesso quella di seguire una fiction becera e deprimente. l'idea di fondo che dà il titolo al libro è buona, per quanto per niente originale, ma lo stupore che vorrebbe suscitare nella "soluzione finale" è carina ma troppo scontata. Scontata nel senso che sembra uscita da un "consiglio birresco" dove l'ultima parola ce l'ha il più allenato all'alcol. Il lettore non prova nessuna sorpresa nel venirne a conoscenza, per di più è del tutto irreale. Avrei voluto leggere un po' di fantasia e non soltanto l'ombra di un immaginazione qualunquista vestita da sferzante cinismo. il piacere della lettura per quanto mi riguarda non basta a fare un buon libro, e nemmeno la pretesa di voler rappresentare in uno schizzo divertente la società attuale. Servono nuove idee, di rappresentazioni farlocche della società attuale è pieno il mondo.
Alinghi
(27/07/2017) -
Voto: 3/5
Mi ha ricordato il primo Ammaniti; libro che scorre veloce, avvincente e fortunatamente senza il classico lieto fine. Personaggi ben descritti, dialoghi sempre intensi e vivi, giusta dose di ironia che non impatta sul carattere noir del libro. Unico neo, paradossale una delle 3 storie che si intrecciano nella trama.
Alberto
(02/07/2017) -
Voto: 5/5
Grande A.M. !! Per essere la sua opera prima è davvero grande. Un bellissimo noir alla cacio e pepe (o alla vaccinara, come preferite) dove il ritmo la fa da padrone, i dialoghi, le ambientazioni, le tragicomiche gag con le due nonnine è tutto perfetto. Un gioco ad incastro da maestro. Mi ricorda Don Winslow, sia nel pulp che per i personaggi. Da leggere. PS : mi viene il dubbio che gli autori di certe recensioni con espressioni e parole positive abbiano malamente cliccato sulle stelle del giudizio.
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