Cambiare l'acqua ai fiori

Patrizia (06/10/2023) - Voto: 1/5
Ennesimo best seller eccessivamente propagandato, superficiale, furbo e teso a far colpo con sentimenti "un tanto al chilo" per usare un'espressione molto sfruttata ma che rende in pieno l'idea. Personaggi stereotipati e buonisti al limite dell'antipatia, ruotano attorno alla protagonista che girovaga fra le lapidi lasciando fiori qua e là e dando la caccia ai gradassi notturni che cercano emozioni a buon mercato. E' stato più il lancio pubblicitario a farne un successo editoriale che, immagino e spero, il gradimento dei lettori.
Budur (14/09/2023) - Voto: 4/5
Bisognerebbe scrivere un trattato per commentare “Cambiare l’acqua ai fiori” perché esistono sostanzialmente due punti di vista: quello del lettore e quello dello scrittore o aspirante tale. Considerando che lo scrittore è innanzitutto un lettore, inizierò il commento dal punto di vista del lettore. Nonostante la mole di quasi 500 pagine, il romanzo si legge facilmente, è scorrevole, non occorre concentrarsi su chi siano protagonisti e comprimari in quanto i loro nomi vengono ripetuti e corredati di indizi per riconoscerli senza obbligare il lettore a costruire tabelle con alberi genealogici. In realtà, si tratta di tre romanzi in uno: due sono storie del passato e una del presente. La trama è ben guidata e, se non si svolgesse dentro un cimitero, “Cambiare l’acqua ai fiori” potrebbe essere catalogato nella categoria dei romanzi rosa. Tuttavia, dopo aver letto l’ultima pagina, il lettore incallito/smaliziato si chiederà «e allora? Qual è la novità?»; risposta: nessuna. Non si trova neanche un minimo di approfondimento psicologico di alcun tipo; i protagonisti non vengono giudicati per il loro comportamento, sono semplicemente descritti così come sono. Ora passiamo al punto di vista dello scrittore o aspirante tale. Valérie Perrin è un mostro di bravura. Leggere le pagine di “Cambiare l’acqua ai fiori” rende comprensibile a tutti il detto “show, don’t tell”; la sua scrittura è di taglio cinematografico, riesce a rendere palpabile una situazione senza effettuare descrizioni estenuanti. Vi sono anche alcune divertenti citazioni relative ai film di Claude Lelouch di cui Valérie è la compagna. Non solo “Cambiare l’acqua ai fiori” è un romanzo che ne contiene tre, per rendere autonome e maggiormente individuabili le tre parti, cambia il narratore, nella storia principale c’è l’io narrante, mentre negli altri sono narrate terza persona, mescolato con le pagine di un diario. Forse è proprio la complessità della struttura che rende piacevole la lettura di questo.
fabio (31/08/2023) - Voto: 5/5
un (inspiegabile) successo editoriale. una vicenda tutta privata priva di qualsiasi riferimento con la realtà storica e sociale circostante. un libro piuttosto noioso a mio avviso
Veronica (22/08/2023) - Voto: 5/5
Un libro scritto benissimo! Una storia affascinante e travolgente! Assolutamente da leggere!
Elenina74 (26/07/2023) - Voto: 4/5
Quando si ha voglia di farsi accarezzare dai sentimenti, allora è giunto il momento di leggere questo libro. È la storia di Violette, personaggio avvolto da un velo di tristezza che le vicissitudini della vita le hanno cucito addosso. Con l'aiuto dell'amico ex guardiano del cimitero riuscirà a poco a poco a far emergere "l'estate da sotto l'inverno" e a trovare il suo posto nel mondo. Una lettura piacevole e a tratti intensa. Consigliata!!!