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Cambiare l'acqua ai fiori
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Monica
(22/09/2024) -
Voto: 4/5
Una storia sorprendente che prende le mosse da un piccolo cimitero francese. Bellissimo.
Nunzia D'Angelo
(20/09/2024) -
Voto: 5/5
Scrivere qualche parola riguardo questo libro senza che gli occhi non si velino di lacrime è un’impresa titanica. La trama presenta non accenna neanche alla potenza di questo libro e cela il 99% degli eventi, per cui diventa abbastanza difficile raccontare la grandezza di questo testo. Posso però dire che si tratta di una lettura che esorcizza il dolore del lettore, qualunque esso sia, e che connette con i valori della vita. Lo consiglio soprattutto a chi sta attraversando un periodo difficile, di convivenza con il dolore, perché questo libro è davvero un balsamo. La delicatezza delle parole accompagna il lettore e la protagonista verso le tortuosità della vita senza indorare la pillola, con la schiettezza di chi sa che si tratterà di un cammino tortuoso ma che ti fornisce scarpe giuste per affrontarlo. La penna di Valérie Perrin racconta una storia che pone il lettore dinanzi all’amarezza della vita, all’imprevedibilità degli eventi che, come spesso avviene nella realtà, non concorrono alla formazione di un eroe, non concludono un ciclo che può essere ammirato con soddisfazione alla fine di un racconto: le cose accadano senza che ci sia un disegno, colpiscono chi non lo meriterebbe, chi è già stato condannato dalla vita. Questo libro è libero dai cliché e dai trope narrativi, i personaggi sono tridimensionali, sfaccettati nel bene e nel male, spezzati dalla vita, pieni di cicatrici. Non c’è nulla di assoluto: il bene e il male, il buono e il cattivo, l’amore, il sesso, la morte. Eppure, un barlume di speranza c’è. Profondamente consigliato.
Vincenza Pellegrino
(11/09/2024) -
Voto: 5/5
La scrittura di Perrin è delicata e poetica, capace di tratteggiare con finezza le emozioni dei suoi personaggi. La prosa è arricchita da descrizioni dettagliate, che danno vita ai paesaggi e agli interni, riflettendo lo stato d'animo dei protagonisti. Il ritmo narrativo è lento, meditativo, ma questo si adatta perfettamente all'atmosfera riflessiva del romanzo. Uno degli aspetti più affascinanti di "Cambiare l'acqua ai fiori" è la sua capacità di trattare temi difficili come il lutto, l'amore, la perdita e la rinascita con una sensibilità rara. L'autrice riesce a trovare bellezza e speranza anche nelle situazioni più buie, senza mai cadere nel sentimentalismo. Il romanzo è anche un omaggio alla vita di provincia, con i suoi ritmi lenti e i suoi personaggi secondari indimenticabili, che arricchiscono la trama con le loro storie e i loro piccoli drammi quotidiani. C'è un'attenzione particolare ai dettagli che rende ogni scena vivida e credibile, un invito a fermarsi e ad apprezzare le piccole cose. È una lettura che lascia il segno, invitando il lettore a riflettere sul valore delle relazioni umane e sulla capacità di resistere e ricostruirsi dopo le avversità.
Valentina
(03/09/2024) -
Voto: 5/5
Uno dei libri più belli che abbia mai letto! Mi sono innamorata del modo di scrivere dell'autrice. Violette, che donna! La vita l'ha messa a dura prova ma ha avuto la forza di resistere e, cosa non scontata, ha sempre il sorriso e una mano tesa verso gli altri.
Luca
(07/08/2024) -
Voto: 5/5
E molto interessante lo consiglio vivamente
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