La ragazza con la Leica

Andrea (12/04/2021) - Voto: 4/5
Libro comprato per curiosità Possibile, mi chiedevo da tempo, che un libro pluripremiato sia così negativamente criticato sui social? Devo dire che il mistero si infittisce leggendo il libro, che è un bel libro scritto bene e con intelligenza da una scrittrice che non conoscevo E sbagliavo a non considerarla Veramente difficile comprendere per quale motivo il libro venga considerato "ostico" "noioso" "confusionario" da più di un lettore Parecchi perfino hanno preferito interrompere la lettura dopo poche pagine Forse non è un caso notare che unico elogiatore pubblico di questo libro in un gruppo su FB che frequento, sia uno scrittore Anche io scrivo: solo per il piacere di farlo, senza avere alcuna pretesa né intenzione di andare oltre alla lettura riservata a pochi amici Ebbene quanto vorrei aver scritto io un libro così
DOMENICO BOSCO (28/03/2021) - Voto: 1/5
Indisponente. Non trovo aggettivo migliore per definire in sintesi questo libro. Molto interessato alle vicende della Spagna repubblicana nonchè al personaggio di Gerda Taro, ho trovato il testo privo di qualsiasi riferimento storico che, unito ad una narrazione ostica, basata su ricordi degli amici di Gerda raccolti in tempi diversi, rendono la lettura molto impegnativa ed estremamete difficoltosa. Non è proprio possibile ritrovare il "piacere della lettura" scorrendo le pagine del libro. Per non arrendermi sono arrivato pentito alla fine ma il rating di valutazione assegnato è di una sola stella perchè purtoppo zero non è permesso. Premio Strega????. Caldamente sconsigliato.
Mimmo (10/03/2021) - Voto: 4/5
Ci vuol tenacia per completare la lettura di questo libro. Preferibile assecondarne i ritmi, fermandosi a decodificarne i frequenti riferimenti, in varie lingue : la ricerca potrà spesso rivelare interessanti sorprese. Come nelle note finali, con l’ epifania del ritrovato interesse per la mitica coppia Capa-Taro, qui immaginata alla luce di corposi materiali d’ archivio, seguendo il filo dei ricordi di tre amici che condivisero le ansie delle loro giovinezze spese sulle alture spagnole prima, disperse nel mondo poi, a causa delle persecuzioni naziste.
Luca (10/03/2021) - Voto: 1/5
L'autrice riesce nella difficile missione di rovinare una storia tanto bella e appassionante come quella della fotografa gerda Taro con una narrazione noiosa, piena di dettagli superflui e inutili, che non contribuiscono in nessun modo a delineare il carattere e la personalità della protagonista che rimane agli occhi del lettore una perfetta sconosciuta. Un libro che non è altro che una una mera esibizione delle troppe ricerche storiche e archivistiche su cui la janeczek si è concentrata e che riversa sulle pagine senza soluzione di continuità. Ne esce fuori un romanzo senza anima, scritto male, e noioso da leggere. Incredibile come abbia potuto vincere il premio strega. Evidentemente la qualità non è un principio guida per chi assegna questo premio.
mc (11/12/2020) - Voto: 2/5
Gerda taro troppo femme fatale, libro complicato, il premio va a gerda, al suo ricordo, la scrittura e la mancanza di scorrevolezza rendono la lettura ostica. Peccato.