Il grido della rosa

Chiara (24/08/2021) - Voto: 4/5
E adesso non vedo l'ora di leggere il terzo volume...spero presto!!!
Sara (20/08/2021) - Voto: 4/5
Molto bello questo nuovo capitolo della saga di Anita. Se il precedente mi aveva un po’ deluso sul finale, questo invece, e’ filato che una meraviglia Un po’ meno sdolcinato, pertanto mi ha creato meno aspettative sentimentali, l’ho letto tutto di un fiato con estremo piacere e curiosità. Con questo romanzo secondo me Alìce dimostra di essere “cresciuta” , creando un personaggio nuovo e staccandosi completamente dalla trilogia precedente. Spero esca presto il nuovo libro, non riesco a resistere!
Elena (17/08/2021) - Voto: 5/5
Alice Basso ha la capacità di raccontare l'universo femminile in modo realistico, senza cercare di indorare la pillola. Lo ha fatto con Vani e gli altri personaggi femminili dei romanzi della mitica ghostwriter e non manca di farlo neanche con Anita Bo. Cambia l'epoca dell'ambientazione ma Anita e Vani sono tutte le donne che hanno vissuto e vivono nel nostro paese, sono donne coraggiose con uno spiccato senso della giustizia, soprattutto verso altre donne; sono amiche che vorremmo avere o addirittura donne che vorremmo essere. La scrittura è fluida e mai prolissa e la lettura scorrevole. Brava Alice, bravissima.
Sonia_Nightkey (08/07/2021) - Voto: 5/5
Se dovessero chiedermi chi porterei con me, se dovessi naufragare su un'isola deserta e potessi scegliere solo una persona, non avrei certamente dubbi: Alice Basso. Con la sua vena creativa e il suo modo di narrare divertimento e intrattenimento sono assicurati. Se il primo volume di questa nuova saga mi era sembrato leggermente sottotono rispetto alla saga con protagonista Vani, con "Il grido della Rosa" Alice prende i miei dubbi e li cancella. Ho adorato questo nuovo volume, a partire da una Torino del 1935 che non conosco ma che ho sognato ed evocato ad occhi aperti grazie alla penna della Basso, con le sue ambientazioni e note storiche, che ho divorato come mai mi è successo con un libro di storia, al giallo: una storia tenera e quasi da lacrime, che parla di un'amicizia che va oltre la morte. Ho anche rivalutato il personaggio di Anita, che nel giro di due volumi è maturata e cambiata così tanto. Se nel primo volume avevo avuto difficoltà ad empatizzare con lei, in questo non accade. Promossa a pieni voti. Per concludere: se avete voglia di perdervi tra le strade di una Torino fascista e vivere una grande avventura che porterà a trionfare la giustizia davanti le bugie... Scegliete la Basso. Non deluse mai.
Daniela (08/07/2021) - Voto: 3/5
Alice Basso ritorna a raccontarci della giovane Anita con il suo solito stile frizzante e vivace. Sullo sfondo di una Torino estiva, afosa e semi addormentata, ritroviamo i protagonisti a cui ci siamo affezionati invischiati in una nuova appassionante indagine. Anche se temporaneamente ambientati a pochi mesi di distanza si nota una differenza non di poco conto: la precedente indagine ha portato tutti i protagonisti a maturare, più o meno repentinamente, senza contare il peso del segreto condiviso da Anita e Sebastiano. Se nel primo volume troviamo una ragazza che pensa molto all’estetica e a civettare qui c’è una crescita non indifferente: Anita inizia a capire l’importanza dei libri proibiti che le fa leggere Candida, capisce che lavorare e guadagnare in maniera indipendente le piace e la fa sentire bene, inizia ad assaporare la voglia di libertà, a sognare l’uguaglianza tra uomo e donna e si fa più accentuata l’insofferenza verso il regime fascista. Accanto a questa componente umanistica l’autrice affianca l’avventura del giallo, l’indagine su una morte misteriosa e di cui pare non importare a nessuno. Mettendo tutti gli indizi al posto giusto, stimolando l’intelligenza e la curiosità non solo della protagonista, ci regala un’avventura coi fiocchi che lascia il lettore molto colpito. Il grido della rosa di Alice Basso è un libro alla portata di tutti, un mix potente e ben scritto che lascia il lettore orfano e in attesa della prossima avventura di Anita Bo.